ARteche ha concluso il nuovo allestimento del Museo della Chiesa Parrocchiale di Saint-Vincent in Valle D’Aosta. Al fine di valorizzare il nuovo percorso museale di visita sono state realizzate particolari vetrine con sofisticati sistemi di apertura assistita e un puntuale studio dei supporti delle opere e della loro illuminazione.
Le vetrine realizzate per il nuovo Museo Parrocchiale di Saint-Vincent sostituiscono il precedente apparato allestitivo ormai risalente agli anni ottanta e non più idoneo ad accogliere l’esposizione permanente. Le nuove vetrine occupano le prime quattro grandi nicchie a sinistra dello spazio interno della Chiesa parrocchiale, hanno un design essenziale e moderno, pensato per valorizzare la preziosa collezione e poter dare maggior risalto alle opere d’arte in mostra, composta soprattutto da sculture lignee policrome. Le teche presentano struttura e finiture esterne in acciaio, vetri di sicurezza extrachiari stratificati ed interni realizzati in mdf ignifugo verniciati con finitura goffrata antiriflesso. I sistemi di illuminazione sono stati pensati per ottenere una luce diffusa. Tramite il sistema combinato di “Led Panels” e profili a led orientabili è stato possibile eliminare le eventuali ombre che sia le opere sia le basi di sostegno avrebbero potuto produrre. Il sistema di illuminazione viene attivato dal visitatore attraverso un pulsante applicato al pannello didascalico riepilogativo, una centralina appositamente installata e programmata, attiva l’illuminazione delle quattro nicchie in modo graduale, guidando il visitatore lungo il percorso di visita. Per garantire la massima sicurezza per le opere esposte è stato installato un sistema di allarme antieffrazione ad ogni singola vetrina. Oltre alla fornitura delle vetrine, i nostri tecnici si sono occupati dell’inserimento e del posizionamento delle opere, così come del fissaggio a muro del grande crocifisso ligneo posto nella nicchia due.
Museo Parrocchiale di Saint-Vincent
Committente: Regione autonoma Valle D’Aosta
Direzione lavori: Arch. Mariagiovanna Casagrande